COME AGISCE LA COMUNITA'

THINKING GLOBAL, ACTING LOCAL

Il riferimento cardine è costituito dai principi espressi nell’enciclica Laudato si’, che disegna una dimensione universale e onnicomprensiva cui ispirarsi. Tutti gli individui che si costituiscono in Comunità aderiscono a questi principi: non una adesione simbolica, ma concreta.

È nell’agire che la comunità individua la sua ragion d’essere: è un agire locale, legato alle specificità del contesto in cui la comunità si costituisce, che emergono a partire dall’ascolto del territorio. Sono queste peculiarità che dettano e suggeriscono il modo per declinare i principi universali dell’enciclica a livello locale, assecondando i caratteri propri a ogni realtà territoriale, secondo una logica di versatilità.

È un sistema di continui rimandi tra una dimensione immateriale , comune e trasversale all’intero progetto, basata sulla condivisione di obiettivi e linee guida, e una dimensione materiale quella vera e propria dell’azione, che innesca la mobilitazione dal basso e avvia il vero processo generativo per attuare un autentico cambiamento dei comportamenti e dello stile di vita per chi vi aderisce, in una prospettiva di rispetto e tutela della casa comune.

FARE INSIEME, FARE CONDIVISO, FARE RETE

La rete è l’immagine simbolo che aiuta a rappresentare la mappa delle relazioni che si instaurano all’interno della comunità e, in una prospettiva globale, tra tutte le comunità istituite. È uno schema – struttura orizzontale in cui ogni comunità costituisce un nodo e il potenziale legame tra le diverse comunità contribuisce a tessere la rete delle relazioni.

La condivisione è lo strumento con cui mettere in pratica le azioni, gli interventi, le iniziative che ogni comunità sceglie per dare avvio alla mobilitazione e all’azione rivolta al contesto di riferimento. Attraverso la condivisione e l’operare in sinergia si predispongono e rafforzano le relazioni e i legami sociali tra gli individui, che aiutano a misurare la qualità della convivenza di ognuno.

Ogni comunità agisce secondo una logica inclusiva e partecipativa: l’appello per l’adesione al progetto globale, come per la costituzione di una singola comunità, è rivolto a tutti gli individui senza limitazioni di credo, orientamento politico, nazionalità o estrazione sociale.

LEARNING BY DOING

La “riflessione nel corso dell’azione”, concetto espresso dal filosofo Donald A. Schon, esprime in pieno quale sia l’approccio alla realtà operativa del progetto elaborato nell’ambito della comunità: la comunità deve essere attivatore di un processo di cambiamento – graduale ma continuo – che porti al raggiungimento di obiettivi condivisi dagli aderenti, che trovano una corrispondenza fattiva nella pratica dei singoli individui.

Una pratica che, oltre a produrre il cambiamento, deve riuscire a sollecitare anche altre adesioni attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e di buone pratiche, ma allo stesso tempo dare una risposta -verifica- sul percorso avviato. Da qui il processo di apprendimento mutuo che la comunità deve improntare per individuare, nella fase di co-progettazione, quale sia l’ambito o gli ambiti di intervento con le relative azioni e, una volta avviata la pratica diretta, cercare di cogliere e misurare l’adesione delle azioni e dei comportamenti agli obiettivi e finalità individuati in precedenza.