L’indagine di Legambiente sulle performance di Comuni e Aziende sanitarie nella gestione degli animali nei centri urbani.

Performance per lo più fallimentari, ancora una volta disomogenee a livello nazionale, spesso inefficaci nel rispondere alle sfide che investono i territori e la loro vivibilità: nell’anno della pandemia, l’attenzione e la cura della pubblica amministrazione per gli animali risultano ancora insufficienti e inadeguate a garantire il benessere nei centri urbani.

Per il 2020 l’indagine evidenzia le disparità tra Nord e Sud e il permanere di problematiche che, complice la crisi sanitaria e socio-economica, rischiano di acuirsi: un’Italia indietro sulle sterilizzazioni di cani e gatti, dove persiste la piaga dei cani vaganti che rappresentano il maggior costo per la collettività, manchevole nell’attuare regolamenti che favorirebbero una più armonica e sicura convivenza con gli animali, con uno scarso livello di conoscenza della biodiversità animale che sempre più spesso abita i territori urbanizzati. Ancora una volta, insomma, un Paese che non agisce come dovrebbe sul fronte fondamentale della prevenzione. Di contro, nell’anno della pandemia si registra in positivo un aumento significativo del numero delle adozioni dei gatti.

È quanto emerge dalla decima edizione di Animali in città, l’indagine di Legambiente sui servizi offerti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie per la gestione degli animali d’affezione e la qualità della nostra convivenza in città con animali selvatici e non.

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Animali in città

Dalle politiche contro il randagismo ai servizi offerti per una migliore convivenza con i nostri amici a quattro zampe: Animali in Città di Legambiente  è uno studio che valuta i servizi che le amministrazioni comunali e le aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

Lo studio, un lavoro complesso che incrocia numerosi parametri e indicatori, ha come obiettivo mettere in luce se, e come, gli enti preposti a regolamentare, gestire e controllare si siano adeguati al cambiamento culturale che negli ultimi 20 anni ha visto quadruplicare i cani e i gatti nelle case degli italiani.

Maggiori informazioni sul sito di Legambiente dedicato esclusivamente ai nostri amici a quattro zampe: www.legambienteanimahelp.it 

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